questo velo blu ammorbante di fine stagione.
Janis mi accarezza, e così tizzoni di ego sfavillano nel buio cercando dove bruciare.
Cullati da voci in sordina mentre angeli cantano: "Alleluya!"
Solo parole riutilizzate.
Concetti intriganti violentati dall'istinto.
E mi dispiace, in coda nei tuoi occhi ti aspetto nella sala d'attesa dei pensieri. Mi sfoglio pure vecchie riviste di cose, appunto, ri-viste.
Un suono di vetro sul coccio, e un rotolo di metallo che ruota, e gira come il vortice dell'attenzione.
Ma io sono scesa.
Io sono sacra.
Io sono conquista.
Io sono Trofeo.
Io sono. - Dea della mia stessa Lascività.
Molle ingranaggio della lussuria.
Morbida lacca delle onde di seta grezza.
Incoscente tesoro affondato nel tuo orgoglio.
IO
..Oh come sono magnifica latta! Oh!..
Io sono. Tu sei. Ma non per me.
Un giro di giostra dura 5 minuti. Ti addentri negli ingranaggi e ne esci con la giacca strappata.
Non toccare il trono della monarchia.
Non toccare il triangolo dell'occhio.
Biforcazione.
Ne sei fuori.
Passeggia via con la tua convinzione di idea geniale.
Oh, beh.
Gli sfigati sono il sale della vita.