E lei capì che non si può sempre correre dalle persone, e poi ancora, via dalle persone.
Non si deve per forza tendere le mani, non si deve per forza dare.
E lei divenne come tutti gli altri al mondo, pronta a piangere e gridare perchè qualcuno la sentisse, ma pronta a rifiutare un aiuto se venuto da un luogo troppo ignoto. Pronta ad ascoltare solo quando poi avrà qualcosa da far sentire. Pronta a mettere paletti su come quando e dove si dovrà tirare indietro, se le cose andranno male.
E voi che leggete, cosa ne pensate?
Siete contenti che quella piccola signora sia cambiata, siete contenti che si stia ricredendo, che si stia appiattendo sulla linea sottile della realtà?
C'è chi non chiede altro che dare affetto. E' davvero possibile ferire una persona così?
E' concepibile rifiutarsi?
A lei stanno insegnando di sì, e se mai dovesse morire, dovesse alzare di nuovo le spalle davanti a quella strada passata... Beh, nel mio minuto di silenzio terrò il mio rancore vivo e fresco per tutti voi.
Forse lei, piccola signora, non è perfetta. Non è come vorrebbe essere. Forse nei suoi tentativi e nei suoi esperimenti sbaglia, e il suo ideale vacilla ai venti più forti.
Ma non me la sento di abbandonarla. Sia come sia, è la cosa più pura che ho.
E per oggi vi concedo con massimo rispetto il vostro senso di colpa.
Il mio Ego Counter è vivo, e sale.
Coltiviamo per tutti un rancore,
RispondiEliminache ha l'odore del sangue rappreso
Ciò che allora chiamammo dolore
è soltanto un discorso sospeso.
V.
Ecco sta cosa non c'entra proprio un cazzo.
RispondiEliminaforse è proprio questo che non hai mai capito.
RispondiEliminaV.