giovedì 3 maggio 2007

take me disappearin' through the smoke rings of my mind

down the foggy ruins of time, far past the frozen leaves

the haunted, frightened trees, out to the windy beach
far from the twisted reach of crazy sorrow


to dance beneath the diamond sky with one hand waving free

silhouetted by the sea, circled by the circus sands

with all memory and fate driven deep beneath the waves





21
E' forse divertente coincidenza che proprio a questa piccola soglia mi sia fermata, prima di varcare, a chiedere consiglio.
E i minuscoli oracoli del presente odierno mi hanno risposto con parole sagge, incredibilmente sagge.
La verità è dentro di tutti, questo mi diceva la pioggia.

E nella ricorrenza non trovo motivo di tirare somme.
Ho indagato il mio ennesimo tentativo di ascesi nella quotidianità, trovandolo tutto sommato degno di nota, di scusa, di interesse, di merito.

E forse ho realizzato la cosa migliore: la pace di questo cambiamento formale.
Ho gli occhi aperti sulla stessa finestra di mondo grande, aperti ed enormi. Sento lo stesso cielo scendere su tutti noi, in un abbraccio di empatia costante.

Le antenne si elevano oltre ogni condensa, percependo i suoni di battiti lontani. I sogni si risvegliano sfregandosi gli occhi come sirene circondate dalla luce, e troneggio da questa torre bianca sulla vita, ancora così circoscritta nella bolla opaca dell'esperienza.

E anche alba e tramonto perdono piano piano ogni senso, ogni ombra negativa mentre si alternano sul mio petto.
Invincibile è chi invincibile si sente.

Sorrido al riflesso, gli stringo la mano. Una pacca sulla sua spalla di vetro, di quelle che fanno ridere noi, di quelle che non vorremmo mai ricevere.
            E gli auguro un buon compleanno.



» I slowly yield the light
dancing through the night above their beds                             

throw the shutters out agaist the wall «




and from an ivory tower hears her call
« let light surround you »




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