giovedì 4 settembre 2008

facile e difficile sono concetti così relativi.

è stato tutto troppo facile. è stato tutto incredibilmente difficile.

dico di odiare l'indifferenza, e poi sono così veloce a farla mia, a non avere altro addosso che quella.
è sempre la stessa storia. la cosa che fa più male, la cosa più difficile da accettare, e lasciare che il cuore smetta di battere. è prendere il polipo congelato e dire, guardando lui nei larghi occhi chiari, < sono un essere di luce. >
è prendere la canna da pesca e aspettare che abbocchi una trota salmonata, guardare il suo sorriso da lupo e dire < sono un essere di luce. >
è scendere le scale lentamente, una per una, fino al reparto scarpe. attraversare tutto a mento basso fino a vedere la sedia e la scrivania, qualcuno che ti aspetta. alzare gli occhi e guardare i suoi, nemici, e pensare < sono un essere di luce. >
è lasciarsi inondare dalla luce bianca postmortem dell'areoporto dopo aver guardato i suoi occhi colore del cielo. fermarsi due secondi, deglutire te stessa intera e posare sulle labbra serrate dai denti la frase < sono un essere di luce. >
è quando lo stomaco cerca di scappare e rifarsi una vita altrove. è quando dio quanto sarebbe bello piangere ancora, ancora una volta, ancora senza riuscirti a fermare fino a quando non ti addormenti, ancora fino ad annullarsi. e non farlo.
e decidere che è abbastanza.
< sono un essere di luce. > e il gioco è finito.

tutto troppo facile quando una volta era incredibilmente difficile.

e mi dispiace lasciare sminuire dalla mia forza tutto il dolore che sei stato. ho ancora dietro gli occhi, te lo giuro, la stessa tristezza. la conservo per cercare di ricordare, almeno in parte, quanto ti ho desiderato. ho il cuore calmo come un pendolo, conta il tempo, aspetta.



e ora finalmente sola torno ad abitare la notte con sotto il braccio il vangelo sencondo ace ventura.
non cercatemi, non ci sono.

sto così bene, quando non ci sono.






suggerimenti per il fade to black: kevin welch _ something about you











[ la cosa più meschina è stata non usare le adeguate segnalazioni per i punti di non ritorno.
ma tu eri il mio eroe. tu forse puoi ancora tutto.
una delorian. ottantotto miglia orarie. e di nuovo indietro nel tempo. ]





5 commenti:

  1. ma tu sei un essere di luce. l'importante, forse, è non svanirci dentro, nè farsi assorbire dal buio

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  2. Mah che dire. Passavo di qua per leggere qualcosina dei tuoi pensieri e delle tue fredde dita.^^ Una cosa la so però.Non so come ti senti.Non per essere invadente, ma davvero mi piacerebbe sapere, capire o forse e solo il fatto che mivadifarmiicavolituoi...perchè ti voglio bene. :) Tu stai bene certo. Stai bene quando non ci sei. Certo puoi renderti irrintracciabile fisicamente. Ma metti in conto che la luce di cui sei fatta abbaglia. E quando succede...chiudendo gli occhi rimane impresso il tuo contorno e anche di più. ^^
    Angelo.

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  3. Anche io stamattina sto meglio. Nonostante l'afa, respiro tutta un'altra aria.
    Buona domenica

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  4. Ciao. se vuoi puoi posso madartela per email la canzone..dimmi te! Midorii.

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  5. non esserci non è poi così difficile...

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