Una porta bianca, che trovavo sempre aperta, chiusa.
E quel ricordo di te che hai lasciato penzolare giù dallo stipite.
..quindi tornerai..
Non lo pensavo..
Ho pensato di poterlo pensare
Ma già ti ricordo come un passato.
Immagini di questa cucina sotto lente giapponese. Birra, vino, e tu estraneo in una cappa di fumo.
Quante cazzate hai detto.
Eppure.
Non pensavo fosse pensabile.
Ho pensato di pensarlo.
Ma non di pensarlo reale
Possibile, realmente pensabile.
Un po' mi manchi.
Te e la connessione di razza che non rinnegavi solo per mio piacere.
Te e i tuoi segreti arricciati nelle storie delle tue favole. Te e la tua immaginazione.
Il tuo anello, perfetto e tondo, incatenante te e il tuo collo, mai il mio.
E quelle medagliette come trofei al valore tintinnanti per un nulla di fatto psicologico.
Ora sulla porta. Ferme.
Starei ore a guardare quel bianco fermo.
In attesa che si apra.
Forse.
Come se dentro trovassi il tuo segreto fatto cadavere.
E, ti assicuro, non lo pensavo.
E, ti assicuro, mi manchi.
E, ti assicuro, Forse.
Il tempo pare non fare mai il suo dovere. Quando hai bisogno di novità stagna, quando ti volti per cercare lineamenti nascosti nell'ombra fugge inesorabilmente.
RispondiEliminaVorrei che mancasse anche a me. Ma non me l'ha permesso. Niente Volpi.
Neverwhere...uhm...
RispondiEliminaPosso diventare il tuo migliore amico?
Uhm...
Forse ho esagerato.
Conoscenti?
:)
e Lune ne approfitta per dire:
"Già letto :P"
te leggiti American Gods..
- fa il gesto dell'ombrello - Già letto! :P[ jam! ]
RispondiEliminaSto cominciando ad odiarla, quella tua stupida porta chiusa.[ jam! ]
RispondiEliminaCazzo cazzo cazzo ho trovato Dio...http://www.mskplanet.com/numanumaye.htm [ jam! ]
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