martedì 22 febbraio 2005

 Questo è un silenzio fastidioso.
Non è la mia Omertà.
è un silenzio vuoto.                                 Di silenzio.

E' un silenzio di svalutazione dello scrittore.
Di sopravvalutazione della parola battuta.
Della battuta andata a segno.

Come una partita di tennis
In cui si fermi il gioco per
Evidente Supremazia Dell'Avversario.

Questo serpente di parole subdole
striscia solo in funzione del mio alto punteggio.

un serpente vestito dal dovere di non spogliarsi.
di non lasciar intravedere la sua struttura ossea nulla.

"Cosa leggete mio signore?"
"parole.. parole.. parole.."


                             esatto.
non ho niente da aggiungere signori della giuria.
Guardate quanto è già stato detto.

è una confessione inutile
mascherata da discorso di senso compiuto
che ti osserva con gli occhi di chi un senso però lo ha.

pazienza.
farò meglio la prossima volta.
mi sono guadagnata la mia ora di aria nell'aula di questo tribunale scritto.

ora rifletto dietro le sbarre.
sbarre orizzontali fatte di parole.
Righe e righe fatte sbarre.

Righe e righe di parole tessute e sfatte.








Solo che questa Penelope
non aspetta Nessuno.












8 commenti:

  1. Ho capito di non aver capito... [ jam! ]

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  2. anche scrivendo del vuoto riesci sempre a trasmettermi tanto....

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  3. Osseo nulla che si propaga fermamente fino al all angolo del presente. Piu che riflessi nuovi,
    catturo solo eteree trappole per poetici.

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  4. Ecco, in effetti trovo che sia abbastanza disgustoso. [ jam! ]

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  5. "I poeti fanno trappole tropi"
    E.Montale,
    io facciamo trappole per noi stessi...
    ciao trj

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  6. Aspetto di leggere una nuova luna per
    perdermi fra i suoi occhi interpretabili...

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  7. Mezzatiaspettoallafinestraarriviacopletarmi,ioastroche non faccioluce,alberosenza radici...
    ciaotrj

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