sabato 23 aprile 2005

Intrappolata in un tratto blu
                        che trascende il nervosismo.
Nel suono di voci inadatte
                         che trascendono il fastidio,


Resto a malapena imbragata
sospesa agli sgoccioli
delle performances altrui.


è tutto delirio al mio occhio critico.


E' sottile incompetenza diffusa.


Insopportabile.

L'interruzione costante
di punzecchiatori sociali,
candidi come il totale vuoto che alberga
nella mia mente.

Un vuoto quasi rassegnato
che si scioglie
ad
  ogni
     ruggito
        del
           diaframma..


                 Molte cose perdono valore.

Mi rimane un buco nello stomaco,
poichè ho fame
ma non voglio mangiare.



Voglio essere una foglia verde di sole.


Sono un nulla vestito di trine.





Sarò pianta e carta di ornamento, per la festa di qualcun'altro
in casa mia.




Sarò colei che scalza scenderà, perchè le scarpe, tempo fa, le ho inchiodate là sopra.









Sono quella che dietro un telo nero, dietro i riflettori, sagoma di nessuno,
mormorerà:


"Mi Importava"







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