che trascende il nervosismo.
Nel suono di voci inadatte
che trascendono il fastidio,
Resto a malapena imbragata
sospesa agli sgoccioli
delle performances altrui.
è tutto delirio al mio occhio critico.
sospesa agli sgoccioli
delle performances altrui.
è tutto delirio al mio occhio critico.
E' sottile incompetenza diffusa.
Insopportabile.
L'interruzione costante
di punzecchiatori sociali,
candidi come il totale vuoto che alberga
nella mia mente.
Un vuoto quasi rassegnato
che si scioglie
ad
ogni
ruggito
del
diaframma..
Molte cose perdono valore.
Mi rimane un buco nello stomaco,
poichè ho fame
ma non voglio mangiare.
Voglio essere una foglia verde di sole.
Sono un nulla vestito di trine.
Sarò pianta e carta di ornamento, per la festa di qualcun'altro
in casa mia.
Sarò colei che scalza scenderà, perchè le scarpe, tempo fa, le ho inchiodate là sopra.
Sono quella che dietro un telo nero, dietro i riflettori, sagoma di nessuno,
mormorerà:
"Mi Importava"
rapsodia di una batteria di pentole
RispondiEliminacambiare colore alle quinte
RispondiEliminadetro la luna
RispondiEliminadietro il precipizio
fuori dai ricordi e
fin troppo vicino alle
prevaricazioni....
e ora non ti importa più
RispondiEliminanulla?
l'ineluttabilità delle ombre...coglie tutti
RispondiEliminason passato .-.
RispondiEliminama lo faccio spesso.
v.