giovedì 17 novembre 2005

Con ogni clima
In ogni stagione,
Vi ho scoperti ed irradiati di luce riflessa.

Ho morso l'aria con in miei denti cavi,
Ed ho estratto sostanza
Che vi ha rigenerati.

Non ho soppesato anime
Non ho barcollato su di voi
Poichè il mio peso era già carico di passato,
E di bottiglie bevute.

Non ho rubato il vostro lavoro
Non ho pagato i vostri usurai
Non ho prestato conio e moneta di scambio
            per lavare la vostra moralità.

Non ho preso  a casaccio
Non ho staccato dita e sinapsi
Non sono discount, non sono filatelica.

Ma ho scavato nelle vostre lettiere
E nei vostri comò di gioielli
Ho fotocopiato e archiviato
Senza rubare, a volte strappando.

E ora che mi guardo
Tremante di mattina
Le mie mani rovinate mi rovistano i ricordi che non sono miei.

Vi ho condotto all'elettricità,
Nell'ossigeno e nel carbonio
            di cui siete fatti.

Ho lasciato che tagliaste,
            col filo di un bisturi,
I segmenti che più vi piacevano.

Se il mio sangue si è sparso
L'ho voluto e basta.

Se qualcuno in fine, si chiederà il Perchè,
Mi vedrà osservare il cielo.

E se questo è il mio Delirio,
Fatevi il vostro, e provate a battermi.



4 commenti:

  1. i deliri languono chiusi nelle menti di chi li concepisce...apritele

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  2. Abbiamo un colore in comune ed un ego sconfinato. Io un pezzo di te me lo prendo, magari capita di rivenderlo a buon prezzo sul mercato della nostalgia; quando sarò morto io, o tu.

    È spassoso il verde fluorescente. Un po' mi manca.


    [ jam! ]

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  3. Abbiamo un colore in comune ed un ego sconfinato. Io un pezzo di te me lo prendo, magari capita di rivenderlo a buon prezzo sul mercato della nostalgia; quando sarai morta tu, o tu.

    È spassoso il verde fluorescente. Un po' mi mancava.


    [ jam! ]


    ps. trova le differenze col disegno(?) di sotto! o.o

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  4. ... cazz... come hai fatto a capire che parlavo dei grandi magazzini? :P

    [ jam! ]

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