domenica 25 marzo 2007

Cerco di lasciare spazio al tempo, e di lasciare al tempo lo spazio di agire.

Credo di aver avuto cosa desideravo, ed ora non resta che tagliare.
Come in un film.
Tagliare.


Per quanto faccia finta di nulla, anche questa volta qualcosa ho sbagliato. Ed è giusto che nessun'altro ne paghi, a parole è molto giusto.

Avverto i miei passi muti, come ovattati dal terreno morbido sul quale cammino. Tra le mani le manciate di sabbia prese, da queste dune, scorrono verso terra alzando al mio passaggio la polvere gialla della memoria. Davanti agli occhi ho dei monti. Una catena di monti che disegnano un profilo umano. Di uomo che dorme.
So che alla prossima alba tutto cambierà, le montagne si muoveranno e il deserto porterà il mio cammino dritto a curvarsi, senza che me ne accorga, verso un'altra visione di meta. Un miraggio di arrivo.
Guardo quel profilo di roccia cambiare, e so che posso piangere o diventare roccia.

Ho provato a piangere, ed è tempo di essere roccia.


Non doveva finire così. Il vento mi scherza intorno confondendomi i pensieri.
Fantasmi seminati sulle scale, in casa.
Ricordi distorti, pezzi di puzzle diversi che si incastrano tra loro.

Respirerò la pressione bassa di questi giorni, così a fondo da farmi girare la testa.
Un terzo Aperol, un terzo prosecco, un terzo acqua tonica.






There are no mistakes in life.






12 commenti:

  1. molto appropriato.

    ed approvo del tutto.





    non ci sono nemmeno scuse da fare, purtroppo.

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  2. molto appropriato.

    ed approvo del tutto.





    non ci sono nemmeno scuse da fare, purtroppo.

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  3. there are no mistakes in life


    ...quanto sono d'accordo.
    o forse, meglio ancora, quanto vorrei essere d'accordo...

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  4. there are no mistakes in life


    ...quanto sono d'accordo.
    o forse, meglio ancora, quanto vorrei essere d'accordo...

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  5. ...del senno di poi son pieni i fossi...

    xy

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  6. ...del senno di poi son pieni i fossi...

    xy

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  7. in "sei una bestia, viskovitz!" di un tale alessandro boffa c'è un capitolo esplicativo sugli scorpioni.

    non dice nulla di sostanzialmente diverso dalla favoletta qui sotto, ma lo fa in modo molto più divertente.



    io non la reggo, questa storia della rana e dello scorpione.



    gabriel

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  8. in "sei una bestia, viskovitz!" di un tale alessandro boffa c'è un capitolo esplicativo sugli scorpioni.

    non dice nulla di sostanzialmente diverso dalla favoletta qui sotto, ma lo fa in modo molto più divertente.



    io non la reggo, questa storia della rana e dello scorpione.



    gabriel

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  9. zammi ti capisco.

    a volte mi sento provocata

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  10. zammi ti capisco.

    a volte mi sento provocata

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  11. è facile dire " è la mia natura, non posso farci niente"
    è molto facile, ed è anche molto da paraculo.
    le cose accadono, e per diventare roccia bisogna sbatterci la testa fin troppe volte.

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  12. è facile dire " è la mia natura, non posso farci niente"
    è molto facile, ed è anche molto da paraculo.
    le cose accadono, e per diventare roccia bisogna sbatterci la testa fin troppe volte.

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