martedì 6 ottobre 2009

Mi si è riempita la vista di luce rossa
di caldo chiuso
di alcol dolce.

Le guance mi si sono scaldate come dopo un complimento. Con gli occhi lucidi guardo l'umano che ho davanti. E si muove, ondeggia, come una fiamma che mi vuole bene.

Mi sento ridere, mi sento felice. Sento l'amore tra i ricci di fumo.
E quando tocco a loro, a tutti loro, le mani - quando le dita si uniscono e fondono diverse temperature -
che miracolo.
Che giostra miracolosa, opaca, sfocata, che attraversa i vetri distorti di questa atmosfera.

Un giro di valzer color ocra. Un sapore sempre vivo in bocca.
Mi mordo le labbra addormentate, mi abbandono al mio compagno.

Mi protegge la dolcezza buona del vermuth, il frizzare familiare della nostra birra. La voce della mia rossa preferita che mi dice che sono bella. Gli occhi azzurri di chi non so chi sia.

I ricordi di mille sonni senza sforzi, intensi e riparatori. Il piacere di chiudere gli occhi e non esserci più.

C'è così tanto amore dentro ai bicchieri.

E io bevo tanto amore,
e brillo da brilla
luccico di stelle e di luna
mi accoccolo come un gatto nero.


...





Di tutto il vasto regno della principessa, è rimasto che un bar.
Un bar ai confini del mondo e dei monti, dove si può ancora fumare.



1 commento:

  1. c-c-c-changeeeees!

    La Lune cambia, si sente dalle paroline alticce. Che belli i cambiamenti.

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