venerdì 10 dicembre 2004

si insomma,  è tutto così strano. Quella giacca dico, l'ho portata tutti i giorni, conosco a memoria la sua scucitura a destra e il primo bottone che mi infastidisce se ho la sciarpa.- e .. quelle tasche, santo cielo, c'è stato di tutto lì dentro. Mappe del metrò, documenti, fogli senza valore, foglietti con indirizzi, guanti congelati, cellulari inutili, carte di caramelle, pezzi di plastica, bustine vuote, foglie di Notre-dame, gessetti, plettro, bustine di zucchero, fili per scoobidoo, poesie, penne, testi di canzoni, elastici per capelli, cappelli, filtrini pronti per l'uso, pinze, una molletta, pacchetto di Camel Morbide (perchè sono più maleducate), accendini, pacchetti di gomme da masticare, fazzoletti usati, biglietti del treno, mappa di parigi, gomme cadute dal loro pacchetto, lapis, trincetto, sassi, pezzi di manifesti, bigliettini pubblicitari, le mie mani.. e..


si insomma, è una cosa strana. e bellissima.
                                   E io in quest'alba fastidiosa, a pochi metri da casa, infilo le mani in tasca con un gesto istintivo, e al primo colpo le prendo, mai notate in tutto quel traffico lassù,


 


Le chiavi di Casa.


Ancora Felice.


 


 


 


Sono tornata!


5 commenti:

  1. Io le scordo dentro almeno una volta all'anno...Bentornata. [ jam! ]

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  2. Meglio scordarsene in fondo, fino a quando non ci si trova di fronte alla propria vita di tutti i giorni. E quando torni da una felice esperienza ha un sapore veramente dolce...

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  3. si, anche le mie tasche sono così.
    pettini, orecchini, fiori appassiti, colori a olio, colori acrilici, lotti carichi...

    il giorno che mi servono soldi organizzo una pesca di beneficenza nelle tasche del mio cappotto

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