giovedì 29 settembre 2005

Se solo questa Eco non ci fosse.
Questa luce Gialla nebbiosa e fredda.

Ogni sera lo stesso Sporco lavoro. Questo.

Fiati di mucche effettive di stalla.
Tavoli rivestiti di formica disertrice.
Muri che del bianco conservano solo cartoline da posti lontani.

Sul soffitto un'infiltrazione verdastra si fa strada. si allarga. marcescente. e cola. coprendo la voce. le mucche. la eco. la stalla.
Sgocciola. Il futuro sgocciola. Pisciosa sgocciola.
E il futuro drogato dai narcotici suoni che mi appare vede corpi appesi e sospesi in involti di fili, e aule e stanze e stalle riempite di melma viscosa.
Visioni putride di acquitrinio dirompente.

Succede. In queste luci allungate dalla morfina.
Succede. In questa retina finta.
Succede. In questo tempo pesante.



-Shit Happens.






mercoledì 28 settembre 2005

Umidiccio notturno vorrebbe essere blu.  Se osservo fuori da quella finestra Dovrebbe essere blu.

Nella mia realtà HC mi illumino di gelatina rossa.
Sono una linea di basso.
Sono un'occhio magenta che osserva numeri cremisi.
Son pupille squagliate dai colori primari.
Sono coni e bastoncelli che inseguono la geometria.
Sono Fiction a luci rosse.
Sono Pulp servile sotto le mie unghie Cromate.
Sono il sangue coagulato di un libro.
Sono il Fu. Fui il Sono Mattia Pascal in una Vortigine Porpora.

Sono felicemente insonne su un letto blu.

Tiè.

lunedì 26 settembre 2005

E' questo oscillare di calo di tensione..
Alta frequenza e bassa frequenza.
Un dialogo torbido con la macchina..
La friggitoria senza colesterolo delle casse.
Il moto incessante della ventola e il suo soffrire calore. offrire calore. offrire calo. offrire rialzo. offrire rumore.
Il ticchettio sommesso per paura di nuocere alla notte..

Forse avrei anche sonno..
Ma la mente ne rigetta il progetto, non ancora soddisfatta.
no. non ancora.

Appoggio il viso alle mani. appoggio le palpebre agli occhi.
Il dolore è lussurioso nei muscoli.
Ammaliante nelle ossa..
ma no. non ancora.

Perchè non cala mai, davvero, il buio.
Perchè come una falena impazzita, al morire del sole, sbatto contro ogni forma di luce.
E mi acceco in un'esplosione di pixel.
E quel che mi servirebbe, sarebbe forse solo un'arco di specchio.
Uno spicchio di immagine per calmare quest'ingranaggio malato.
Ma sono chiusa nelle fessure gialle di fari di una serranda.
Circondata da rivoli di spire di fiumi secchi di fluido di movimento di ricciolo di fumo.
Tra le carte che mi augurano il cancro.

Anche stanotte la stessa danza.
Anche stanotte lo stesso odore dolciastro. Lo stesso sapore amaro. La stessa gola che brucia. Le stesse mani fredde. Lo stesso ridicolo valore della pressione.
La stessa strana, strana, strana solitudine affannata.

Rivoglio:
Silenzio in Sala. Buio in Scena.

Ma no. non ancora.


No, cazzo. Non ancora.



..e rivedo un cartello sul JukeBox dei sogni:
"Guasto."

sabato 24 settembre 2005

Ore 14.20 - rielaboro la mia teoria.

1. La matematica è il linguaggio della natura.
2. Ogni cosa attorno a noi può essere rappresentata e spiegata attraverso i numeri.
3. Ottenendo numeri semplici dalla scomposizione di ogni sistema complesso è possibile fare emergere dei modelli. Perciò ovunque in natura esistono dei modelli.

Ore 14.25 - Premo Invio.




..chiunque non avesse capito, rimanga pure a giocare col suo creazionismo.
(π) Pi Greco.  Il Teorema del Delirio.




                                                                         

giovedì 22 settembre 2005

..mi riciclo perchè sono biodegradabile.

..e il settimo giorno Dio prese il Sole..



Qui ci costringono a scrivere.
Ci costringono a pensare.

Mi costringono a non sprecare parole
e occasioni.

A intraprendere crociate linguistiche per salvare il mondo.

Tutto nella scomodità dell'attesa.
Il paradosso dell'epoca moderna.
Il carrozzone del ritardo.
L'antagonista blu della sedentarietà.
La tua condizione di non-patentato che ti sbatte con forza in faccia,
ma lento. lento. lento.

Satelliti di carne mi ruotano intorno
nella danza programmata dell'intelligenza atificiale
dei loro cervelli organici.

Vecchi cyborg in via verso l'obsoleto.

..E allora tremano le riflessioni sul foglio.
E mi dovrò commutare, per aspirare alla conoscenza.
                                        .senza metro della saggezza.

Mi reinventerò macchina accumolatrice di Carisma per fare di me stessa un'emblema solido della bellezza.

Per favorire il flusso dell'attenzione verso il mio spaccio di Aiuto Per Il Prossimo,
maschera di un più sincero    Diffusione Di Ideale.
                                  Insinuamento Di Esperienza.
                                    Volantinaggio Di Stile.

La mia marcia elettorale verso gli altrui organi vitali riprende il suo corso, più sofisticata, nella nuova fiammante versione 8.2.


Il counter sale.
Fino alle stelle.
Tangente alla Luna.




"..e ora diremo un sacco di cazzate,
ma lo faremo come piace a noi,
piano piano, sussurrandole.."


mercoledì 21 settembre 2005

Nel tema "ripescaggio", dopo Mussolini e Castro:
L'incredibile Night Club, ovvero, Studi di un biologo.

Luci da Discoteca
Lucida Discoteca Opaca.
Mi fanno perdere la percezione della scrittura.

In epilessia salente osserva l'atmosfera nulla.

hanno bloccato anche la mia ascensione alle stelle, gli stronzi.

E un piercing illuminato ora si ora no ora si ora no
si prostituisce in favore dell'interpretazione:
-AssHole-

La caccia si apre, purtroppo mi nutro di carne, non di vermi.

Quindi. Proviamo ad approfondire questa Parodia di Pubbliche Relazioni.
Solo per gratificare una mente stanca di innocente compagnia.

Il fiume di massa si riversa e viene riassorbito dai contorni protettivi dei senzanome,
lascia al centro di questo cerchio di apparenza/appartenenza
la loro immagine:

La piattaforma vuota.

Le sinapsi scattano la foto. Il mistero paranormale di fine stagione. Lo Strano Caso Della Gente Impalpabile.
Sulle copertune del cult estivo tutti queste piccolezze di entità invisibili che sulla pagina rilasciano solo l'unto delle loro creme autoabbronzanti.

Annuso l'aria.
Non li sento.
Ma lo studio è studio,
e torno a caccia.