domenica 1 febbraio 2009

distesa di luna sulla pianura bianca. diresti brillanti ma è neve. neve caduta ovunque per terra come se le tasche del cielo si fossero scucite e avessero fatto nevicare brillanti.
secondo me nelle ruote del treno c'è la dinamo. vedo lampeggiare il fanalino davanti.
per la prima volta in dieci anni, mezzanotte e mezzo è tardi. è misticamente tardi. è un'ora di demoni e meraviglie. non fiatare. non hai mai visto cosa popola il mondo a mezzanotte e mezzo. credevi di sì. invece è no.
lapidi hanno cappelli di neve. cimiteri più caldi.
qualcuno ha costruito nel nulla del versante di un monte un albero di natale. coraggioso e giallo. da lontano sembra un angelo paillettato che indica la via ai re magi.
abeti altissimi.
fiumi ghiacciati.
vorrei comprare della neve.
vallorbe

sembrano tutte favole congelate.
leday

cinquanta anni da quando l'ultima mano ha sheakerato la palla di vetro e fatto cadere la nevicata finta sul paesino di resina.
poi un'altra casa nel nulla. come insegna ha due stelle.
ho smesso di preoccuparmi di chi ha tinto l'orizzonte di rosa mentre non guardavo.
arnex

nebbia.
luci arancioni.
questa volta non importa quanto consumano. non voglio neon bianchi. voglio mille soli che cercano di convivere con la notte.
oltre l'armadio non poteva esserci un lampione al neon blu. c'era un lamp post tiepido e un fauno.
diversamente fa sempre cacare.
lossonay

carcasse di treni alla periferia di una stazione. il cimitero degli elefanti. rido in faccia al pericolo.
nella città non vuol dire più nulla se sono le una di notte. è solo un'ora come un'altra. già mangiata.
lausanne

un lago o un mare?
una cattedrale fuori misura. e fuori luogo.
evey

c'è un giapponese nella cuccetta 86 o la locomotiva ha lo strobo incorporato?
mi lascio intrappolare da immagini così veloci da eludere le domande.
le mie mani mi controllano il corpo. i miei occhi mi controllano il mondo. che sia tutto a posto. tutto in ordine nel freezer come lo avevo lasciato.
sorrido spesso. sì. alla faccia di tutti.



ho viaggiato a testa all'ingiù con sotto una luna smerigliata.
lei al contrario sorride con labbra piene. provate. è vero.
il mondo blu ci ha oscillato sotto.


io viaggio a testa in giù sul treno
potrebbero ridere. proprio a testa in giù.
con la fronte squadrata dal mondo reale oltre la finestra
con la faccia riflessata dalla neve
con gli occhi traboccanti luna


ma tutti dormono.
nessuno lo sa.




è il segreto tra me e lei.

vi è concessa l'invidia.