mercoledì 28 febbraio 2007

Ormai credo che mi abbiano posata qui e abbandonata.
A volte passano, mi spolverano, mi lustrano e mi curano, come il gioiello che sono.
A volte invece mi nascondo dietro un niente, e mi faccio dimenticare.

E' possibile che il tempo si divida tra pensiero ed azione?
Ed è possibile che più tempo passo a pensare, meno tempo ho per agire?

Sento i granelli di polvere posarsi sulla mia testa, sulle mie spalle.
Sento le ossa bloccarsi nell'immobilità totale.
Sento le voglie svanire, una per una. Posarsi a terra lentamente come le foglie che cadono dagli alberi. Posarsi e piano piano scomparire.
Sento la mente ribollire ed eruttare. La sento crescere rigogliosa di piante dalla linfa inconsistente.

Vi prego.
Trasportatemi sul picco di una montagna.
Un solo trono, un libro che racconta una vita.
Ed io farò questo e questo soltanto, accogliendo gli eremiti come fratelli, sorelle e amanti.
Scaldandoli accanto a me prima di lasciare lo spazio per la discesa a chi ha il coraggio di intraprenderla.




Cognizione di suono

Ora come Ora..
Silenzio.



venerdì 9 febbraio 2007





I couldn't tell the weight of the world was on your shoulders, couldn't tell you were unhappy, you were unwell.



per sciogliere questo gelo correrò. come la dolce Virginia, come Eleanor dagli stivali consumati. sarò a Berlino e poi di nuovo a Parigi. sarò sotto le luci e poi nell'ombra. sarò l'apprendista stregone di Angelo.

I go along like nothing is wrong no need to worry too late to feel sorrow upon borrowed time.


per me stessa che credevo di non indossare più quelle scarpe, o che semplicemente, come cosa ho mangiato oggi, non ricordavo.
per me stessa che credeva di non avere più ragione di voler essere libera, e ora vuole scappare.
e ancora per me stessa. me stessa e basta.

then now there's no answers, no easy way out, take it all if you want. take it all if you want.


quando il cuore si stringe così tanto tra quello strato di ghiaccio duro, di plastica, smetto di sentirmi viva. mi salvo la vita mettendola via in un cassetto frigorifero.
e io invece la voglio la vita.

I couldn't see, it seems I don't learn or get the message. don't know how you carry it all by yourself.


correndo sempre sul legno di quelle sacre assi, trafitta dai chiodi che ho messo da sola, correrò via per le autostrade, per i campi, per i giardini. per i centri estivi, per il lungofiume, sotto il cielo grigio, azzurro, bianco di nebbia.

sorriderò solo una volta, una volta per volta.
sorriderò a quella voce che ha detto che mi avrebbe aspettato.
piangerò tante volte, ma solo una davvero.
piangerò per chi si salverà come me, da me.

how can it be. it doesn't belong, it's so not funny this vintage of violence again on parade.


e poi stringerò i pugni.
strizzerò tutto quello che ho in mano fino a farlo colare liquidi corporei,     tutti      quelli      che     conosco.


and now there's no wonder, no shelter from shame,     be     alone     if     you     want.  be alone if you want.


corro perchè se corro mi amo, e se mi amo sono viva.
se so correre, devo farlo.



if you know how to run, sweet Virginia, you should run
if you know how to play, sweet Virginia, you should play

if you know how to say, sweet Virginia, you should say




if you know how to be, be without me, you should be.     you     should     be.